Con una vittoria per 2-0 sull’Argentina a Santiago del Cile, il Marocco si è aggiudicato il titolo mondiale Under 20. Protagonista assoluto Zabiri, autore di una doppietta: prima una punizione impeccabile, poi una splendida conclusione al volo. La selezione nordafricana, che in semifinale aveva superato la Francia ai calci di rigore, ha mostrato grande lucidità e solidità: il vantaggio è arrivato al 12’ con la punizione di Zabiri, seguito dal raddoppio al 29’, nato da un’azione rapidissima sulla destra e conclusa con il cross di Maamar e il secondo gol dello stesso Zabiri.
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L’Argentina ha faticato a trovare spazi e soluzioni offensive. Il Marocco ha gestito con sicurezza la ripresa, neutralizzando ogni tentativo avversario senza mai andare realmente in affanno. Questo successo rappresenta il primo titolo mondiale U20 per il Marocco e interrompe un digiuno africano che durava dal 2009, anno del trionfo del Ghana.
Dietro questo successo c’è la solidità un progetto avviato nel 2021 dalla Federazione marocchina che ha puntato su accademie locali integrate con scouting in Europa per i giovani con doppia cittadinanza: “Dal 2021 ci siamo impegnati in una dinamica di rendimento guidata da una chiara visione strategica”, ha detto Jamal Fathi, direttore tecnico nazionale.
Dei 21 giocatori convocati, infatti, nove sono nati fuori dai confini marocchini — tra cui Benchaouch, Biyar, Maamma, Gomis e Yassine — ma il cuore della squadra, composto da elementi cresciuti localmente, ha saputo reggere la pressione di una finale mondiale. Il commissario tecnico Mohamed Ouabhi ha sottolineato come non si tratti semplicemente di incentivi economici, bensì di un progetto serio pensato per coinvolgere giovani e famiglie. Fulcro di questa visione è l’Accademia Mohammed VI, nata nel 2009, supportata da un sistema di poli regionali e un fondo destinato alla formazione dei talenti. Ora il Paese guarda già al prossimo impegno, il Mondiale Under 17 in Qatar, con la consapevolezza che quella ottenuta in Cile non è stata una vittoria estemporanea, ma il frutto concreto di un progetto di crescita ben strutturato, che ha appena raggiunto uno dei suoi vertici più brillanti.