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Sarri cambia ancora: dubbio modulo per la sfida con l’Atalanta

Il tecnico valuta il ritorno al 4-3-3 ma studia anche un 4-4-1-1 d'emergenza. Recuperato Dia, la difesa è fatta: Marusic, Gila, Romagnoli e Tavares davanti a Provedel

Sarri cambia ancora: dubbio modulo per la sfida con l’Atalanta

Nuova settimana, nuova Lazio. Maurizio Sarri è di nuovo alle prese con scelte complicate, stretto tra emergenza infortuni e correzioni tattiche da mettere in campo per la delicata trasferta di domenica a Bergamo contro l’Atalanta. Dopo un inizio di stagione altalenante, il “Comandante” sembra pronto a un altro ribaltone, con la possibilità di varare addirittura il quarto modulo diverso in appena sette giornate di Serie A.

Il tecnico biancoceleste, che aveva fatto del 4-3-3 la propria religione calcistica, ha già dimostrato una sorprendente flessibilità. Nelle prime sei giornate ha utilizzato tre sistemi differenti: 4-3-3, 4-4-2 e 4-2-3-1. Ora, l’idea nuova è quella di un 4-4-1-1, più prudente, utile per dare equilibrio e contenere un’avversaria che gioca con grande ritmo. Ma la tentazione di tornare al “vecchio” 4-3-3 resta forte.

Le certezze: difesa e Dia

Qualunque sia lo schema scelto, la retroguardia è già scritta: Marusic, completamente recuperato, Gila, Romagnoli e Tavares agiranno davanti a Provedel. La buona notizia è il rientro di Boulaye Dia, tornato in gruppo e arruolabile per la sfida contro l’Atalanta. La sua presenza cambia i piani offensivi e offre più opzioni tattiche al tecnico.

Ipotesi 1: ritorno al 4-3-3

È la strada più conosciuta e quella che, secondo Sarri, garantisce maggior equilibrio. Il tridente Cancellieri-Dia-Pedro sarebbe il punto di partenza, con Guendouzi, Cataldi e Basic in mediana (Vecino è recuperato, ma non ha i 90′ nelle gambe). Con questo assetto, la Lazio ritroverebbe la solidità smarrita nelle ultime due giornate, quando le prove più offensive (4-4-2 e 4-2-3-1) hanno sì portato sei gol segnati, ma anche troppe concessioni difensive.

Ipotesi 2: il nuovo 4-4-1-1

È la novità più interessante e la più coerente con il momento di difficoltà. In questo caso, Cancellieri e Basic agirebbero sugli esterni di centrocampo, con Guendouzi e Cataldi in mezzo. Alle spalle di Dia, il ruolo di trequartista verrebbe affidato a Pedro o Noslin, con possibile staffetta in corsa. Un modulo più accorto, ideale per contenere l’intensità della Dea, ma con due rischi evidenti: poca abitudine dei giocatori e il pericolo di schiacciarsi troppo nella propria metà campo.

Ipotesi 3: 4-2-3-1, l’arma a partita in corso

Più offensiva, ma anche più sbilanciata. Con Guendouzi e Cataldi davanti alla difesa e un terzetto di fantasia formato da Cancellieri, Pedro e Basic alle spalle di Dia. Una soluzione che potrebbe rivedersi a gara in corso, qualora la Lazio avesse bisogno di alzare il baricentro e spingere di più.

Sarri si prenderà ancora qualche giorno per decidere, ma la linea è chiara: equilibrio prima di tutto.