La formazione, ormai, si scrive da sola. Christian Chivu ha scelto la via della continuità, quella che più di ogni altra può dare certezze e ritmo alla sua Inter, attesa da un finale di ottobre che può già pesare tantissimo sulla stagione.
Tre partite di campionato in dieci giorni — Roma, Napoli e Fiorentina — più la trasferta di Champions contro l’Union SG: un ciclo intenso che il tecnico rumeno vuole affrontare con i suoi titolari fissi, limitando al minimo ogni rotazione.
A Roma, sabato all’Olimpico, scenderà in campo il blocco consolidato: Sommer tra i pali, Akanji, Acerbi e Bastoni in difesa, Dumfries e Dimarco sugli esterni, Barella e Mkhitaryan accanto a Calhanoglu in mediana. Davanti, Lautaro sarà affiancato da Bonny o Pio Esposito, in attesa del pieno recupero di Thuram.
Le variazioni, per ora, saranno solo di necessità: Akanji e Acerbi potrebbero rifiatare più avanti, ma non contro Roma o Napoli; Mkhitaryan potrebbe lasciare spazio a Sucic o Zielinski, mentre Carlos Augusto, reduce da una buona prova col Brasile e vicino al rinnovo, si alternerà con Dimarco.
Per il resto, Chivu chiederà gli straordinari ai suoi uomini chiave: meno minuti in Champions, ma massimo impegno in campionato. Perché, pur non essendo ancora il momento di scegliere tra scudetto e coppa, ad Appiano Gentile c’è la consapevolezza che non si può ripetere l’errore della scorsa stagione — inseguire tutto e rischiare di restare a mani vuote.
L’obiettivo, stavolta, è chiaro: indirizzare subito il campionato e presentarsi a novembre con una classifica da capolista e una squadra sempre più padrona del proprio destino.