È uscito il libro “La mia vita sempre al centro” di Henrikh Mkhitaryan con la collaborazione di Alessandro Alciato, che racconta la vita del calciatore Armeno dell’Inter.
Il libro è incentrato prevalentmente sulla morale positiva che vuole trasmettere Henrikh nella sua vita da calciatore, realizzando se stesso nel quotidiano come persona, nel segno del suo amato padre Hamlet, anch’egli calciatore e sportivo armeno, molto apprezzato in patria per le sue gesta sportive.

Henrikh, nel suo periodo francese, ha perso suo padre a causa di una malattia al cervello ed è stato costretto a crescere più in fretta. Da quel momento la determinazione dell’attuale 22 nerazzurro non ha conosciuto limiti e lo ha portato a essere il grande uomo e campione che è oggi.
Nel corso del libro, oltre a un accurato corredo di foto, troviamo anche numerosi aneddoti interessanti e fin qui sconosciuti alla maggior parte del pubblico calcistico: ad esempio si narra di come sia entrato casualmente in contatto con quello che è stato il suo procuratore per anni Mino Raiola attraverso una mail mandata dalla sorella, Monika, a vari domini contenenti la chiave “Raiola”, azzeccando quello corretto per puro caso. O ancora del rapporto con Mourihno, pessimo ai tempi dello United (Mkhitaryan cita scambi di messaggi tutt’altro che amichevoli), la passione e il sogno coronato nella stagione 18/19 di indossare la prestigiosa maglia dell’Arsenal e di essere allenato dal mitico Arsene Wenger.
Tanti aneddoti, tante curiosità, per quello che è un bel libro di calcio e di vita, che chi ama questo sport non può non leggere.
di Alessandro Brachino