Le parole

Maignan sta con Rabiot: “Assurdo andare in Australia”

Mike Maignan si schiera al fianco del connazionale Adrien Rabiot sulla questione Milan-Como che si giocherà a Perth, in Australia.

Maignan sta con Rabiot: “Assurdo andare in Australia”

La scelta di far disputare Milan-Como in Australia continua a far discutere, e il fronte degli oppositori si allarga di giorno in giorno. Dopo le dure parole di Adrien Rabiot e la replica dell’amministratore delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo, anche Mike Maignan ha deciso di esporsi, alimentando un dibattito che da tecnico sta diventando sempre più politico e sindacale.

“Sono pienamente d’accordo con Rabiot – ha dichiarato il portiere del Milan e della nazionale francese dal ritiro dei Bleus, a poche ore dalla sfida all’Islanda –. Oggi si pensa molto all’aspetto finanziario e si dimenticano altre cose”. Un’affermazione secca, senza giri di parole, che conferma come la decisione di portare una gara di Serie A dall’altra parte del mondo non sia affatto digerita da chi il calcio lo vive in prima persona, ogni settimana. Maignan ha rincarato la dose sottolineando: “È una partita di Serie A. Non capisco perché si giochi all’estero. Noi abbiamo obiettivi importanti e così perdiamo la possibilità di giocare una partita in casa”.

Parole nette, in piena sintonia con quelle pronunciate da Rabiot nei giorni scorsi, quando il centrocampista francese aveva parlato apertamente di “assurdità” riferendosi alla trasferta australiana. “Milan-Como in Australia? È totalmente assurdo – aveva dichiarato il centrocampista ex Marsiglia in un’intervista –. Si parla molto dei calendari e della salute dei giocatori, ma tutto questo sembra davvero assurdo. È pazzesco fare così tanti chilometri per far giocare una partita fra due squadre italiane”.

Una posizione che non è isolata. Tra le voci più autorevoli spicca quella di Maurizio Sarri, tecnico della Lazio, che non ha usato mezzi termini per criticare la gestione della vicenda: “Adrien ha ragione, i soldi non giustificano tutto. La risposta è stata brutta, così come tirare in ballo l’aspetto economico – ha detto in riferimento al botta e risposta tra Rabiot e De Siervo –. Rabiot potrebbe rispondere che i soldi non li prenderebbe neanche la Lega se lui non andasse dentro a combattere tutte le domeniche”.

Il progetto della Lega Serie A punta a espandere la visibilità del campionato sui mercati esteri, ma la scelta di spostare una gara ufficiale a Perth ha creato una frattura evidente tra le istituzioni e chi scende in campo. Il fatto che a contestare la decisione siano giocatori di altissimo livello, uniti nelle critiche da più Paesi e categorie, segnala che la questione non riguarda solo una singola partita, ma un modello di gestione del calcio italiano.

In attesa della partita, prevista per aprile, resta il clima teso e la sensazione che il caso Milan-Como possa lasciare un segno più profondo. Quello che doveva essere un esperimento per promuovere la Serie A all’estero rischia di trasformarsi in un boomerang istituzionale, con l’opinione pubblica e il mondo del calcio sempre più spaccati.