Le speranze dell’Italia di agganciare la vetta del girone si fanno sempre più flebili. A Oslo, la Norvegia archivia senza sforzo la pratica Israele con un roboante 5-0 e consolida il primo posto con numeri da capogiro, mentre la squadra di Gattuso si ritrova costretta a inseguire.
La serata norvegese non è stata soltanto sportiva. Sugli spalti del “Ullevaal Stadion” il clima è stato carico di tensione politica: fischi all’indirizzo della squadra ospite, bandiere palestinesi sventolate dal pubblico e uno striscione che recita “Let Gaza’s children live” hanno accompagnato il match.
In campo, la partita si mette subito male per Israele: dopo pochi minuti, un fallo ingenuo regala un rigore alla Norvegia. Haaland si presenta sul dischetto, ma l’esecuzione è disastrosa: prima si fa respingere il tiro, poi anche la ripetizione decretata dal Var. Il doppio errore però non scuote gli scandinavi, che continuano a premere e al 17’ trovano il vantaggio grazie a un’autorete di Khalaili, goffo nel tentativo di anticipare Nusa.
Il raddoppio arriva al 27’: Haaland, stavolta, non sbaglia e firma il 2-0. Appena un minuto dopo, un’incredibile autorete siglata da Nachmias (colpito dal rinvio maldestro del portiere Peretz) porta il punteggio sul 3-0. Lo stesso Nachmias esce poco dopo per infortunio.
La Norvegia rallenta nella parte finale del primo tempo, ma nella ripresa torna a spingere. E lo fa ancora con il suo fuoriclasse: Haaland segna al 62’ e al 72’, completando una tripletta che lo porta a 51 gol in 46 presenze con la maglia della Nazionale. I suoi numeri sono impressionanti: 18 reti nelle ultime dieci partite, 12 nei sei incontri di qualificazione, 8 nelle ultime due gare.
Con sei vittorie su sei, 18 punti conquistati e una differenza reti di +26, la Norvegia si conferma dominatrice del girone. Israele resta fermo a quota 9, e si prepara al delicato scontro diretto con l’Italia. Per gli Azzurri, la strada verso il primo posto ora appare tutta in salita.