Jannik Sinner ha voltato pagina. Dopo il ritiro a Shanghai causato da un colpo di calore, l’altoatesino è tornato ad allenarsi a Montecarlo, sereno e concentrato in vista del gran finale di stagione. Nessuna conseguenza fisica, solo tanta voglia di tornare a giocare e vincere. Il primo appuntamento sarà in Arabia Saudita, dove da mercoledì 15 ottobre prenderà parte alla Six Kings Slam Cup, la prestigiosa esibizione organizzata a Riad dall’Autorità saudita per l’intrattenimento.
Sinner, campione in carica dopo il successo del 2024 contro Alcaraz, esordirà mercoledì alle 18.30 italiane contro Tsitsipas, nel remake di una sfida classica del circuito. Il torneo metterà in palio cifre faraoniche — 1,5 milioni di dollari per la sola partecipazione e 6 milioni per il vincitore — ma per il numero due del mondo la motivazione è sempre la stessa: misurarsi con i migliori. In Arabia ci saranno anche Alcaraz, Djokovic, Zverev e Fritz, per un cast degno di un Masters.
Dopo Riad, il rientro nei tornei ufficiali sarà a Vienna (20 ottobre), dove Jannik difenderà il titolo dell’Atp 500 conquistato un anno fa. Poi via verso un novembre infuocato: Atp Finals di Torino (9-16 novembre) e Finali di Davis a Bologna (18-23 novembre). L’obiettivo di chiudere la stagione da numero 1 è ormai sfumato, ma nella corsa al trono con Alcaraz conteranno i risultati e i trofei.
Intanto arriva una buona notizia anche fuori dal campo: l’Itia, attraverso la direttrice generale Karen Moorhouse, ha chiuso definitivamente il caso doping, scagionando lo staff del giocatore. «Nessun membro del team è stato ritenuto colpevole», ha dichiarato. Tutto risolto, dunque. Ora Sinner può tornare a fare ciò che gli riesce meglio: vincere, e divertirsi.