Cristiano Ronaldo continua a scrivere la storia, sia con il Portogallo che a livello personale. A 40 anni quasi compiuti, non mostra segni di rallentamento e, anzi, ribadisce con forza il legame profondo che lo unisce alla maglia della nazionale: “La mia famiglia mi dice spesso che dovrei smettere, ma io continuo a dare tutto per il mio club e per il Portogallo. Ho ancora la stessa passione di quando ho iniziato. So che non mi resta molto tempo da giocatore, proprio per questo voglio godermi ogni momento”.
Nel corso di un evento celebrativo organizzato dalla Federazione calcistica portoghese, CR7 è stato omaggiato con il trofeo “Prestige”, un riconoscimento alla sua straordinaria carriera in nazionale, che dura da oltre due decenni. “Sono qui da 22 anni. Credo che questo parli da solo. È la passione per il gioco, per la maglia, per il mio Paese che mi tiene ancora in campo”, ha commentato l’attaccante visibilmente emozionato.
Ronaldo tornerà protagonista sabato prossimo, guidando ancora una volta il Portogallo da capitano nella sfida contro l’Irlanda. Seguirà poi l’impegno contro l’Ungheria: due partite fondamentali per la qualificazione ai Mondiali del 2026. Ma per lui, ogni partita con la nazionale è speciale: “Lo ripeto spesso: se potessi, giocherei solo per il Portogallo. Non per altri club. Vestire questa maglia è il punto più alto della carriera di qualsiasi calciatore”.
Primo calciatore della storia a diventare miliardario, Cristiano Ronaldo continua a infrangere record, ma ciò che davvero lo distingue è l’amore incondizionato per il calcio e per la sua nazione. La leggenda continua, con la stessa determinazione di sempre.
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