Un nuovo azzurro?

Soulé non convocato dall’Argentina, l’Italia ci pensa

Matias Soulé come Retegui e Camoranesi? Un nuovo oriundo nella nazionale azzurra è un'ipotesi sempre più attuale.

Soulé non convocato dall’Argentina, l’Italia ci pensa

Da possibile promessa del calcio argentino a protagonista assoluto della nuova Roma di Gasperini. Il percorso di Matias Soulé racconta la storia di un talento in ascesa, ma anche quella di un ragazzo diviso tra due maglie, due bandiere e due sogni. Se da una parte la Selección continua a ignorarlo, dall’altra l’Italia di Gennaro Ivan Gattuso gli fa la corte da tempo. Ora, però, la possibilità di una svolta è concreta.

A confermare che la scelta azzurra non è più solo un’ipotesi è Martin Guastadisegno, agente del classe 2003, che ha aperto uno spiraglio importante: “Matias sta lavorando tanto per la nazionale, è l’unico dei giovani argentini che non ha ancora avuto la possibilità di giocare un minuto. Sta diventando un leader in una squadra importante come la Roma e merita una chance. Sappiamo che l’Argentina ha tanti calciatori in quel ruolo, ma la convocazione con questa continuità nelle prestazioni, Matias la meriterebbe. Il suo sogno è giocare un Mondiale”.

L’attesa, però, potrebbe non durare all’infinito. E la pazienza comincia a vacillare. “Soulé è italo-argentino e a questo punto non so che potrebbe succedere se la situazione con l’Albiceleste non si dovesse sbloccare. Tutto è in piedi in questo momento. Matias avrebbe legalmente la possibilità di essere convocato con la nazionale italiana”. La concorrenza per una maglia offensiva con l’Argentina è spietata, e Soulé, pur essendo stato spesso nei radar dell’Under 20, non ha mai esordito in prima squadra. Nemmeno quando a guidare l’attacco c’era Paulo Dybala, suo grande amico.

Chi invece lo prenderebbe volentieri è l’Italia. Spalletti ci aveva già provato tempo fa, come raccontato dallo stesso Soulé in un’intervista: “Spalletti mi voleva per Euro 2024, ma la mia priorità in quel momento era l’Argentina”. Una priorità che oggi sembra vacillare, complice una stagione da protagonista in Serie A.

L’inizio di campionato del talento ex Juventus è stato semplicemente brillante. Due gol, tre assist e una leadership tecnica sempre più marcata nella Roma che guida la classifica a braccetto con il Napoli. È primo nella rosa per dribbling riusciti, recuperi e contributo offensivo. “Mati sta facendo bene in quest’inizio di campionato, sta benissimo alla Roma e sta lavorando duro per crescere di partita in partita”, ha confermato Guastadisegno.

Non sono mancati, però, i momenti difficili. E su quelli il procuratore torna con parole chiare: “Non dimentico però le critiche dello scorso anno, quando dopo solo due mesi alcuni giornali scrivevano che era il nuovo Iturbe. Ho visto un ragazzo che non si è scoraggiato dopo il rigore sbagliato in coppa ma ha reagito subito a Firenze. Dopo il gol con la Fiorentina ha caricato i suoi compagni per andare a cercare il vantaggio, sta diventando un leader in squadra”.

Una crescita che ha attirato attenzioni e rimpianti. In casa Juventus, infatti, il nome di Soulé torna spesso tra le discussioni di mercato, anche perché il suo valore continua a salire. Ma il presente è tutto giallorosso, come conferma l’agente: “Ma Roma è una piazza importante, è contentissimo di stare qua e vuole contribuire a portare in Champions questa squadra. Prima di tutto, va ringraziato Ranieri per avergli dato fiducia lo scorso anno, facendolo crescere e migliorare di partita in partita. Gasperini è uno dei migliori allenatori in Italia, segue con attenzione quello che gli chiede il mister e i risultati si vedono in partita, lo vedo in fiducia. Nelle classifiche di rendimento Mati è sempre uno dei migliori in campionato. Questo vuol dire che a livello atletico sta lavorando nella maniera corretta, ma deve continuare a crescere e non accontentarsi mai. Un ringraziamento va fatto anche a Daniele De Rossi che lo ha voluto fortemente a Roma la scorsa estate”.

Il futuro, adesso, è nelle mani di Soulé. E potrebbe tingersi d’azzurro.