Lucca: "Interesse del Milan? In camera avevo il poster di Ibra..."
Il bomber italiano dell'Udinese ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera parlando del suo presente e del suo futuro

L'ingaggio di Gimenez a gennaio gli ha chiuso (per ora?) le porte di un sogno: Lorenzo Lucca piaceva, e tanto, al Milan. I rossoneri poi hanno dirottato le loro attenzioni e i loro denari in direzione Rotterdam per prendere il messicano e l'attaccante classe 2000 di Moncalieri è rimasto all'Udinese.
In un'intervista al 'Corriere della Sera' Lucca ha parlato dell'interesse del Milan e anche di tanto altro: "Sono soddisfatto del mio rendimento e dell’aiuto che riesco a dare alla squadra ma non mi sento appagato, voglio ancora migliorare". Il suo obiettivo per il futuro è chiaro: "Vestire più spesso la maglia azzurra e andare al Mondiale". Per farlo, Lucca sogna di arrivare in una grande squadra. "Del resto, chi non ambisce a una big?", ha aggiunto. Nel gennaio scorso, la possibilità di un suo trasferimento sembrava concreta: "Leggo poco i giornali per non farmi distrarre, ma l'apprezzamento del Milan mi ha fatto piacere. Però ho cercato di non perdere di vista il mio percorso", ha spiegato. Rivelando poi un retroscena gustoso: "Da piccolo, in cameretta, avevo il poster di Ibrahimovic".
Nel corso dell’intervista, Lucca è tornato anche sul controverso episodio che lo aveva visto visto "rubare" il rigore a Thauvin nel corso della trasferta di Lecce: "In partita c’è sempre molta adrenalina, ero su di giri e in quel momento mi sono sentito di andare sul dischetto. Ho segnato e abbiamo portato a casa i tre punti. Non l’ho fatto per il bonus del decimo gol – ci tengo a precisarlo – avrei fatto lo stesso anche se fosse stato l’11° o il 12°. Volevo segnare, punto". Tuttavia, il rigorista designato non era lui: "Sono un attaccante, e come tale voglio sempre segnare. Se non lo faccio, sono di cattivo umore tutta la settimana. Se mi chiedete se ho rovinato l’equilibrio del gruppo, la risposta è no. Tutto è tornato alla normalità".

Successivamente, Lucca ha chiesto scusa sui social citando la canzone di Lucio Corsi arrivata seconda a Sanremo: "Volevo essere un duro, ma alla fine ho capito che da solo non sono nessuno". Ha poi chiarito: "È stata una mia idea. Prima della gara contro il Parma, ho parlato con il mister e ci siamo chiariti. Mi ha confermato che, nonostante io fossi il rigorista, Thauvin avrebbe avuto la priorità in caso di rigore. La sostituzione dopo il rigore contro il Lecce non è stata una punizione, ci siamo spiegati e tutto è tornato come prima. Certo, avremmo potuto evitare quello show".
Infine, Lucca ha parlato del suo rapporto con il tecnico Runjaic: "Ci ha dato una grande mano, visto che venivamo da una stagione in cui ci siamo salvati solo all’ultima giornata. L’estate scorsa sono arrivati giocatori che hanno alzato il livello, come Alexis Sanchez e Ekkelenkamp". L’obiettivo dell’Udinese, ha concluso, è chiaro: "Provare a sorpassare le squadre sopra di noi. La classifica si è accorciata, vedremo dove saremo prima della sosta".