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Milan: Furlani negli Stati Uniti per incontrare Cardinale

Faccia a faccia tra l'amministrore delegato del Milan e la proprietà: sul tavolo la scelta del ds e dell'allenatore

Milan: Furlani negli Stati Uniti per incontrare Cardinale
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Sono giornate di grande tensione in casa Milan: fuori da tempo dalla lotta scudetto, senza Champions League il prossimo anno e, al momento, senza nemmeno l'Europa. Un disastro, il fallimento del progetto americano e la necessità di cambiare subito rotta.

Per questo motivo Giorgio Furlani, amministratore delegato del club e uomo di fiducia di Elliott, è volato negli Usa per incontrare il patron di RedBird Gerry Cardinale: al centro dei discorsi il futuro del club rossonero. A partire dalla scelta del nuovo direttore sportivo che avrà più di una semplice voce in capitolo sulle decisioni tecniche in vista del Milan 2025/2026.
Furlani, che solo pochi giorni fa in tv ha rivendicato la sua centralità ("Le decisioni passano da me", le sue parole), ribadirà il concetto anche allo stesso Cardinale. L'amministratore delegato, che pubblicamente ha smentito le voci che riferivano di rapporti tesi con Ibrahimovic, vuole entrare in ogni scelta, forte anche dell'assetto societario che ha visto Elliott prestare soldi a RedBird per l'acquisizione di parte delle quote del Milan (il cosiddetto "vendor loan") mettendolo in un ruolo apicale del club a garanzia del suo investimento. È quindi plausibile che Furlani voglia discutere non solo della gestione del club, ma anche delle sue responsabilità future.

Col passaggio di consegne a un nuovo direttore sportivo, il ruolo dell'amministratore delegato cambierà inevitabilmente rispetto agli ultimi due anni e per lui non è da escludere un ritorno alle origini, concentrandosi sulle finanze, l'ambito del quale si è sempre occupato in carriera.

Il proprietario del Milan, Gerry Cardinale

La ricerca del direttore sportivo: c'è Tare in pole

Il focus, intanto, è rivolto soprattutto sulla scelta del nuovo direttore sportivo, con il nome di Igli Tare in pole position rispetto a quello di Fabio Paratici. L'ex ds della Lazio, già vicino al Milan nell'estate del 2019, ha incontrato Cardinale e Ibrahimovic manifestando il proprio interesse, e la sua ufficialità sarebbe importante anche per ragioni di tempo, potendo poi mettersi subito al lavoro per la prossima stagione. Soprattutto nell’individuazione del nuovo allenatore, dal momento che l’avventura di Conceicao sembra destinata a terminare a fine campionato, con tanti nomi (da Fabregas a Sarri, da Conte a De Zerbi, passando per Allegri) come potenziali candidati per la panchina rossonera.
Dal 2008 al 2023, l'ex bomber albanese ha rivestito diversi ruoli nell'organigramma della Lazio. Tare parla fluentemente sei lingue, conosce la Serie A e anche adesso che è fermo ai box si tiene costantemente aggiornato sui talenti in ascesa in Italia e in Europa. Tare ha sempre mostrato grande fiuto sia nel rilanciare campioni in difficoltà che scovando giovani giocatori esplosi nel tempo: tra tutti come non citare Miroslav Klose e Ciro Immobile, Luis Alberto e Sergej Milinkovic Savic.