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L'Italia ci spera: c'è un filo rosso che la lega al Papa...

La statistica che fa sperare gli azzurri

L'Italia ci spera: c'è un filo rosso che la lega al Papa...
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L’Italia ha conquistato quattro titoli mondiali nella sua storia calcistica, ma due di questi successi presentano una curiosità singolare: sono arrivati con un Papa in carica originario del Paese campione. Un legame curioso tra fede e sport, unico nel panorama quasi secolare del Mondiale, dove nessun’altra nazione vincente può vantare una coincidenza simile.

Dal 1930, anno della prima edizione del torneo, fino al 1978, infatti, il pontefice è sempre stato italiano, il che ha "favorito" statisticamente l’Italia in questa singolare statistica. Il primo titolo arrivò nel 1934, con Pio XI, al secolo Achille Ratti da Desio, sul trono di Pietro. In quell’anno, il Mondiale si giocava proprio in Italia, all’epoca fascista, e gli azzurri guidati da Vittorio Pozzo vinsero la finale di Roma contro la Cecoslovacchia, sollevando la Coppa Rimet.

Dopo il bis del 1938 e la lunga attesa fino al trionfo del 1982, la quarta stella è arrivata nel 2006, in Germania. Il caso volle che proprio un tedesco, Joseph Ratzinger (Benedetto XVI), fosse il Papa al momento del successo azzurro a Berlino, dopo una finale leggendaria contro la Francia.

Guardando al futuro, il Mondiale del 2026 si giocherà tra Stati Uniti, Messico e Canada. E, curiosamente, l’attuale pontefice potrebbe essere Robert Prevost, cardinale di Chicago, eletto col nome di Leone XIV. Se davvero sarà così, e se l’Italia riuscirà finalmente a tornare in campo dopo due edizioni mancate, magari questa strana "coincidenza papale" potrà tornare a sorriderci.

 

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