La Juve riparte da Yildiz: pronto il rinnovo fino al 2030
Kenan Yildiz e la Juventus sono pronti a legarsi fino al 2030

Dal cuore della Germania alla conquista dell’Italia, passando per le emozioni di un’Europa che lo ha già conosciuto, Kenan Yildiz è pronto per affrontare anche l’America. Il Mondiale per Club rappresenta molto più di una vetrina internazionale per il giovane turco: è l’occasione per confermare il suo status da stella in ascesa e consolidare la centralità che la Juventus ha deciso di affidargli. Non è un caso che John Elkann, assieme al nuovo direttore generale Damien Comolli e a Giorgio Chiellini, abbia scelto di puntare con forza su di lui come uomo immagine e simbolo tecnico della nuova era bianconera.
Yildiz è ormai diventato il volto globale della Juve: amato dai tifosi, seguito dai più piccoli, richiesto dagli sponsor. E proprio il palcoscenico statunitense rappresenta un ponte tra il presente e il futuro. A 20 anni appena, il numero dieci è pronto a diventare l’uomo-copertina della spedizione americana. Mentre i suoi compagni e il tecnico Igor Tudor sono appena sbarcati in West Virginia, lui era già lì ad aspettarli. Ha anticipato tutti, completando prima gli impegni con la nazionale turca e poi concedendosi qualche giorno di riposo. Il suo entusiasmo è stato il primo ad arrivare negli USA, dove la maglia numero dieci bianconera – la più venduta in Italia – è anche tra le più richieste oltreoceano.
C’è un debutto Mondiale in arrivo, contro l’Al Ain, e una voglia di segnare che ricorda il battesimo europeo in Champions League contro il Psv. Kenan sogna un’altra prima volta da ricordare, anche se non sarà una finale come quella del 1996, quando Del Piero decise la Coppa Intercontinentale contro il River Plate. Quella leggenda resta intoccabile, lo sa bene anche lui. Ma il legame con il suo idolo è forte: telefonate, consigli, stima reciproca. Yildiz ammira Ale, ma vuole scrivere la propria storia. Yildiz ama Del Piero, insomma, però vuole essere soltanto Yildiz. Eppure, le somiglianze alimentano il paragone. A livello statistico, Kenan è vicino alla stagione 1994-95 di Del Piero: l’allora giovane Alex chiuse con 50 presenze, 11 gol e 11 assist; Yildiz è a quota 48 gare, 9 reti e 7 assist. Il Mondiale per Club può regalargli l’aggancio.
Oltre il campo, c’è una figura che cresce anche fuori dal rettangolo verde. Yildiz è sempre più un asset strategico per il club: testimonial Adidas da quando era nel settore giovanile del Bayern Monaco, è ora volto di campagne pubblicitarie in Turchia per marchi come Gillette e Clear. E la lista dei corteggiatori è destinata a crescere. Proprio per questo, la Juve ha deciso di proteggerlo. Lo prese a parametro zero, ma oggi vale decine di milioni, tanto che dalla Premier League in molti hanno provato a bussare alla porta. Senza successo. Elkann & Co. hanno già pronto un piano per blindarlo al rientro dagli Stati Uniti: rinnovo fino al 2030 con ingaggio da top player, tra i 3 e i 4 milioni annui.
La missione americana, dunque, è solo una tappa. Yildiz non è più una promessa: è il presente e, soprattutto, il futuro della Juventus. E negli States, davanti a un nuovo pubblico, si prepara a far brillare il suo talento come non mai.