Sinner si arrende ad Alcaraz: lo spagnolo trionfa a Parigi
Lo spagnolo conquista il Roland Garros al termine di una finale stupenda, decisa al super tie-break (6-4, 7-6, 4-6, 6-7, 6-7) del quinto set

Sinner s'arrende ad Alcaraz. Cinque ore e ventinove minuti: il tempo si è fermato sulla terra rossa di Parigi, mentre due ragazzi terribili si sono presi a colpi di talento, cuore e sudore. Alla fine, a sollevare la Coppa dei Moschettieri è ancora Carlos, ma Jannik esce tra gli applausi del mondo. La finale più lunga dell’Era Open al Roland Garros si chiude al super tie-break del quinto set: 4-6 6-7 6-4 7-6 7-6, una montagna russa di emozioni che ci ha lasciato senza fiato.
Sinner ha accarezzato il sogno, lo ha quasi afferrato. Ha avuto tre match point, ha servito per il titolo. Ma Alcaraz ha fatto l’Alcaraz: ha riscritto la storia, rimontando due set per la prima volta in carriera in uno Slam e portando a casa il suo secondo Roland Garros, il quinto Major. Con le solite tre C nel cuore: corazón, cabeza y cojones.
Sinner show: parte forte e sogna in grande
Il match si apre subito con scintille. Il ritmo è altissimo, i colpi viaggiano a velocità supersonica. Jannik è solido, concentrato, preciso. Si prende il primo set 6-4, nonostante una percentuale non eccezionale di prime (54%) ma con il giusto mix di coraggio e sangue freddo. Il secondo set è una vera battaglia: Sinner va avanti di un break, Alcaraz rientra, ma nel tie-break l’azzurro piazza i colpi giusti e sale due set a zero. Parigi comincia a profumare d’impresa.
Alcaraz si trasforma, Sinner non molla mai
Il terzo set è il momento della svolta. Carlos cambia marcia, ritrova ritmo e fiducia. Sinner cala leggermente, e lo spagnolo ne approfitta per accorciare le distanze: 6-4. Il quarto è un film drammatico. Sinner va avanti, ha tre match point, serve per chiudere. Ma Alcaraz si aggrappa a ogni punto con l’energia di un leone ferito. E con l’aiuto del pubblico francese, riapre tutto. Tie-break ancora: stavolta lo vince lui. È 2-2.
Il quinto set è pura poesia. Ma il finale è un colpo al cuore
C’è tutto nel quinto: cadute, rabbia, speranze, rovesci da manuale e dritti da fantascienza. Sinner perde subito il servizio ma non si arrende. Quando Alcaraz serve per il match, Jannik si trasforma in un guerriero e piazza il controbreak che riaccende tutto: 5-5. Si lotta punto a punto, fino all’epilogo più crudele: il super tie-break.
Lì, Carlos vola. Parte 6-0, come se avesse ancora il turbo inserito. Sinner ci prova, ma il gap è troppo. Il match si chiude con un passante in corsa dello spagnolo. Applausi. Lacrime. Brividi.
Una sconfitta che vale oro
Per Jannik è una ferita, certo. Ma anche una prova di maturità assoluta. Ha giocato alla pari, ha rischiato di battere un fenomeno, ha lottato fino all’ultima goccia di energia. Ora il numero 1 del mondo guarda avanti, verso Wimbledon, con la consapevolezza di essere tra i più grandi.
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Make that 5 Slams…AFTER A 5-SET BATTLE, THE DEFENDING CHAMP STRIKES AGAIN, VAMOOOOS 👊 🔥@rolandgarros #rolandgarros #alcaraz pic.twitter.com/pxLjlQZdHg
— ATP Tour (@atptour) June 8, 2025