Debutto senza sorrisi

Ancelotti, debutto col Brasile senza emozioni: 0-0 in Ecuador

Carlo Ancelotti al suo esordio sulla panchina verdeoro non trova la vittoria in Ecuador: finisce a reti bianche senza emozioni

Ancelotti, debutto col Brasile senza emozioni: 0-0 in Ecuador
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Esordio grigio per Carlo Ancelotti sulla panchina del Brasile, che comincia la sua avventura nelle qualificazioni mondiali con uno 0-0 in Ecuador tra fischi, sbadigli e poche certezze. A Guayaquil non c'è spettacolo, ma nemmeno grandi segnali: la Seleção, in maglia azzurra per evitare il giallo dei padroni di casa, conferma di essere ancora un cantiere aperto. E se la solidità difensiva è un passo avanti rispetto al pesante 1-4 subito dall’Argentina, l’assenza di idee e fluidità in attacco è il nodo da sciogliere.

La formazione scelta da Ancelotti vede Alisson in porta, difesa con Vanderson, Marquinhos, Alex e Alex Sandro, Casemiro davanti alla linea arretrata insieme a Bruno Guimarães e Gérson, mentre il tridente è composto da Estêvão, Richarlison e Vinícius Júnior. La prima occasione concreta arriva solo al 21’, con una giocata confusa che si conclude con il tiro di Vinícius respinto dal portiere Valle. Poi, più nulla.

Nel secondo tempo il copione non cambia. Al 61’ il ct prova a scuotere la squadra inserendo Matheus Cunha e Gabriel Martinelli per Richarlison ed Estêvão, ma la manovra resta spenta. Casemiro impegna Valle al 75’ con un rasoterra, ma è un episodio isolato. Seguono altri cambi: al 77’ entra Andrey Santos al posto di Gérson, e nel recupero Andreas Pereira prende il posto di Bruno Guimarães. Nessuna delle mosse, però, cambia volto alla partita.

Il punto ottenuto lascia il Brasile a quota 22, quarto in classifica. Ma oggi potrebbe arrivare il sorpasso della Colombia, a due lunghezze di distanza e impegnata in casa contro il Perù. L’Ecuador, nonostante i tre punti di penalizzazione per il caso-Bryan Castillo nelle qualificazioni al Qatar, sale a 24 e consolida il secondo posto. In vetta domina l’Argentina con 34, davanti a Paraguay e appunto Ecuador. Il Brasile è chiamato a reagire già martedì nella sfida contro il Paraguay.

Nel dopo gara, Ancelotti cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno: "Abbiamo avuto una buona organizzazione. Siamo soddisfatti, abbiamo fatto una buona gara a livello difensivo. Ci è mancata un po’ di fluidità in attacco, ma dobbiamo considerare la forza dell’avversario. L’Ecuador ha giocato bene. Abbiamo avuto delle difficoltà nelle uscite. Ma abbiamo creato occasioni, con Vini e Casemiro. Per i tre attaccanti la partita è stata un po’ più complicata. Non cerco scuse ma non è così semplice giocare in queste condizioni. Al secondo tempo avremmo potuto fare meglio. Contro il Paraguay credo sarà una partita diversa. Ci saranno più intensità, ritmo e velocità. Usciamo da qui con fiducia per vincere la prossima partita. Proveremo a mettere il Brasile alle prime posizioni del calcio mondiale."

A difendere il tecnico ci pensa Vinícius Júnior, suo pupillo al Real Madrid: "È il miglior tecnico con cui ho lavorato. Sono molto contento che sia con noi. Non ha avuto ancora tempo per fare il suo lavoro".

Ma i social non perdonano. "Non riesco a vedere una partita della Seleção senza dormire", scrive un tifoso. I media brasiliani parlano apertamente di delusione: “Questa è una cosa brutta, Carletto”, titola il quotidiano Extra. “Il pareggio dà la misura del lungo lavoro da fare per Ancelotti”, osserva O Globo. Per Uol si tratta di un pari senza entusiasmo, mentre Globoesporte definisce la gara "tiepida".

Pochi giorni di ritiro, troppo poco per imprimere una svolta: questo il comune denominatore nei commenti, insieme alla consapevolezza che Ancelotti dovrà lavorare a fondo, e in fretta, per far ritrovare al Brasile identità, coraggio e gol.

 

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