Juventus, inizia l'era Comolli: ecco le strategie di mercato
Le mosse del neo dirigente bianconero

Il futuro della Juventus continua a essere avvolto da incertezze, nonostante alcune prime mosse ufficiali. Igor Tudor, per ora, resta alla guida della squadra, mentre Cristiano Giuntoli ha salutato il club. Al suo posto è arrivato Comolli, ma la rivoluzione bianconera è tutt’altro che finita. Il prossimo passo riguarda la nomina del nuovo direttore sportivo, con i soliti nomi in ballo: Massara, Salihamidzic e Ribalta. Nessuna decisione definitiva è stata presa, anche perché l’attenzione immediata è puntata sul Mondiale per club, ormai alle porte.
Tudor guiderà sicuramente la Juve negli Stati Uniti, ma il suo futuro dipenderà dal risultato nella competizione. Di certo, la sua presenza non nasce da un progetto solido: sia Antonio Conte che Gian Piero Gasperini hanno rifiutato la panchina, lasciando Elkann senza le prime scelte. Ora i nomi rimasti per un eventuale cambio a torneo concluso sono quelli di Pioli e Mancini, entrambi profili con incognite e valutazioni in corso.
Nel frattempo, si cerca di definire la rosa per la spedizione americana. Il PSG sembra orientato a concedere un mese in più di prestito per Kolo Muani. Positive anche le sensazioni con il Porto per trattenere Conceiçao, mentre col Chelsea si continua a trattare per Veiga.
Ma il nodo cruciale resta l’attacco. Giuntoli aveva avviato i contatti per Jonathan David, ora svincolato dal Lille e corteggiato da diversi club europei. L’ex dirigente stava lavorando a un contratto quinquennale da 6 milioni l’anno più bonus. La Juve proverà a proseguire la trattativa, ma valuta anche alternative. Mateo Retegui e Ademola Lookman dell’Atalanta restano opzioni costose (rispettivamente 40 e 60 milioni), mentre non si escludono le piste estere che portano allo svedese Viktor Gyökeres dello Sporting Lisbona e al portoghese Gonçalo Ramos, attualmente ai margini nel PSG.
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