Le parole

Furia Thiago Motta sulla Juve: "Una vergogna!"

L'allenatore bianconero furibondo dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia. Ma anche lui è a rischio

Furia Thiago Motta sulla Juve: "Una vergogna!"
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L'eliminazione della Juventus dalla Coppa Italia per mano dell'Empoli è una notizia clamorosa, soprattutto perché arrivata in casa e contro la terz'ultima in classifica in campionato. I fischi assordanti dello Stadium hanno accompagnato la squadra, e nel dopo partita Thiago Motta ha urlato tutta la sua rabbia: "Provo vergogna. Abbiamo fatto un primo tempo per cui provo vergogna e spero che anche i miei giocatori la provino. Possiamo sbagliare tutto ma non l'atteggiamento in questo modo. E poi sbaglio io perché non ho fatto capire ai giocatori l'importanza di questa partita e di vestire questa maglia. Spero che le critiche siano veramente forti. Il pubblico è stato fin troppo gentile con noi dopo quanto visto nel primo tempo. Spero in una reazione dei giocatori, immediata. Ripeto, provo vergogna per quello che ho visto in campo oggi soprattutto nel primo tempo".

Thiago Motta in conferenza stampa

"Abbiamo toccato il fondo"

Eliminato dalla Supercoppa italiana facendosi rimontare contro il Milan, fuori dalla Champions League contro il PSV dopo aver vinto all'andata, mai in corsa per il campionato. Il bilancio della Juventus fino a questo momento è decisamente negativo, e uscire ai quarti in Coppa Italia in quel modo non può che far aumentare la rabbia di tutti: "Oggi abbiamo visto che abbiamo giocato contro un Empoli che ha anche dato riposo ad alcuni titolari - ha aggiunto Motta -. Parlare di mentalità ora significa parlare di meritarsi di stare ogni giorno qui e di non pretendere cose senza darle. Oggi in campo non abbiamo dato niente. Abbiamo giocato col portiere minimo 20 volte, senza prenderci nessuna responsabilità. È inammissibile. Bisogna solo chiedere scusa ai tifosi, alla società e alla storia di questo club. Abbiamo toccato il fondo".

Dusan Vlahovic, attaccante della Juventus

Questione di mentalità

Una Juventus molle e senza idee, specialmente nel primo tempo, che ha provato una timida reazione soltanto nella seconda parte della ripresa, non riuscendo comunque ad andare oltre l'1-1 al 90', prima di essere condannata ai rigori: "Abbiamo giocatori di qualità ma la qualità quasi sempre non è sufficiente, servono altre cose per competere. Soprattutto l'atteggiamento che è la cosa principale. Da quando sono arrivato è la prima cosa che ho chiesto e l'unica sulla quale non si può negoziare. Sbagliare un passaggio, un tiro, un controllo non è mai un problema, lo accetto. Questo comportamento in campo no. Ma sono anche io che non ho fatto capire alla squadra l'importanza di giocare una partita così con la maglia della Juventus.
E adesso la Juventus deve rialzare subito la testa, perché il quarto posto in campionato è l'unico obiettivo rimasto: "Da dove ripartire? Dall'atteggiamento - ha detto chiaramente Thiago Motta, anche lui comunque sul banco degli imputati e a serio rischio per l'anno prossimo se non dovesse raggiungere la qualificazione in Champions -. Le cose bisogna meritarsele, non pretenderle e basta. Mi fa vergogna vedere la mia squadra giocare così. Si riparte dal giusto atteggiamento e dal rispettare il posto dove si sta e la storia che si rappresenta".