Gabbia difende Hernandez: "Scuse? Non c'era bisogno"
La difesa di Gabbia per il compagno di reparto francese

Il rinnovo di contratto fino al 2029, il gol vittoria nel derby d'andata di campionato, la schiena dritta di chi, sull'impegno e sulla professionalità, difficilmente arriverà mai a subire critiche: per Matteo Gabbia, rossonero sin dalle giovanili, è stata probabilmente una stagione meno negativa rispetto ad altri componenti del club.
Gabbia in rete all'89' del derby d'andata in campionato. Il Milan di Fonseca vinse 2-1.
Da molti tifosi eletto come capitano ideale per l'11 rossonero, il centrale difensivo ha parlato, ospite al "Premio Amico dei Bambini", mettendoci la faccia, regalando parole al miele soprattutto per Theo Hernandez, nel vortice delle critiche dopo l'eliminazione in Champions League: "Si è scusato, ma dal mio punto di vista nemmeno avrebbe dovuto farlo. So bene quanto tenga a questa maglia ed è chiaro che fosse giù di morale, ma è un nostro patrimonio. Un nostro campione. Ha avuto una serata storta come ne ha avute in passato. Theo ha tutto il nostro appoggio, vogliamo farlo stare bene. Lui ha il Milan nel cuore e sicuramente lo dimostrerà".
Theo Hernandez, al Milan dal 2019
Ora c'è l'obbligo di provare a prendersi il quarto posto in campionato, di provare a riprendersi una Champions League sfuggita di mano ai playoff nonostante i favori del pronostico: "L’ultima serata di Champions non è stata facile, ma ci siamo confrontati e tutti abbiamo capito che l’unico modo per superarla è lavorare mettendo il massimo in quello che facciamo. La stagione è ancora lunga, ci sono campionato e Coppa Italia. Abbiamo l’obbligo morale di dare tutto: per noi e per i tifosi che ci seguono sempre. Non abbiamo avuto continuità, è chiaro che non possiamo essere soddisfatti di questa stagione, ma è giusto che i discorsi che ci siamo fatti rimangano negli spogliatoi”.
Carezze anche per Sergio Conceiçao e Ibrahimovic: "Il mister è molto sincero, ci dice in cosa dobbiamo migliorare e lo sappiamo. So cosa vuole da noi e cerco di seguirlo. Anche Ibra è sempre al nostro fianco, ci parla facendoci capire il suo punto di vista”.
Sull'allenatore, in particolare, e su Ibrahimovic, la sensazione è che il parere di Cardinale a fine anno sarà molto meno morbido.