Approdato all’Atletico Madrid questa estate, Giacomo Raspadori sta vivendo una prima parte di stagione caratterizzata da alti e bassi. Le aspettative iniziali si sono scontrate con la realtà: tra Liga e coppe l’ex Napoli ha raccolto dieci presenze, con una media di circa 30 minuti a partita. Le occasioni per mettersi in mostra, tuttavia, non sono mancate. In Champions League ha segnato un gol e fornito un assist, mentre in campionato ha contribuito all’autogol di Duarte, decisivo per la vittoria contro il Getafe all’ultima giornata.
Domani al Metropolitano arriverà l’Inter, squadra che Raspadori conosce molto bene: “Avversario importante, che dopo il derby avrà una motivazione in più. Ma noi vogliamo vincere, consapevoli di affrontare un gruppo che in Champions negli ultimi anni è sempre stato protagonista. Siamo pronti”. Intervistato dal Corriere dello Sport, l’attaccante ha anche provato a fare un pronostico sulla competizione europea: “Noi vogliamo dire la nostra, ma vedo un Arsenal molto competitivo”.
Raspadori ha anche raccontato alcuni retroscena di mercato della scorsa stagione che avrebbero potuto cambiare la sua carriera: “Lo scorso gennaio la Roma si era interessata a me perché a Napoli giocavo poco, ma non se ne fece nulla. Il Marsiglia di De Zerbi ha insistito di più, in inverno e in estate, ma alla fine ho deciso di restare a Napoli. Dopo aver parlato con Conte, che mi diceva che sarei diventato importante, ho scelto di rimanere, sfruttando anche gli infortuni di qualche compagno. Rivincere lo scudetto è stato incredibile”.
Il passaggio all’Atletico ha significato incontrare un altro grande allenatore, Diego Simeone: “Sia Conte che Simeone sono tosti ed esigenti. Con Conte il lavoro è più tattico e di volume, qui facciamo più intensità e lavori specifici con la palla. Entrambi parlano chiaro, senza giri di parole, e questo è fondamentale”.
Infine, l’ex Napoli ha ribadito l’importanza del Mondiale per l’Italia: “Non possiamo fallire. Sento la fiducia di Gattuso, ma conta chi scende in campo. Dobbiamo passare il turno e basta. Abbiamo valori tecnici e umani importanti e daremo tutto”.
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