Fifa

Infantino: “Milan-Como a Perth è un rischio, ci vogliono regole”

Il presidente Fifa a Roma: "Non possiamo rompere la struttura che ha reso il calcio lo sport numero uno".

Infantino: “Milan-Como a Perth è un rischio, ci vogliono regole”

Da Roma, dove ha partecipato all’assemblea generale dell’Efc, Gianni Infantino ha affrontato alcuni dei temi più caldi del momento. Il presidente della Fifa ha parlato delle tensioni legate alla partita Italia-Israele di martedì a Udine e delle prospettive globali del calcio, dal calendario internazionale alle gare di campionato all’estero.

Sull’allerta per le proteste legate al match degli Azzurri, Infantino ha mantenuto toni distesi:

«Preoccupato? Adesso c’è un cessate il fuoco. Tutti dovrebbero esserne felici e sostenere questo processo. Penso che questo vada oltre il calcio».

Molto più ferma, invece, la posizione sul tema delle partite di campionato giocate all’estero, come Villarreal-Barcellona a Miami o Milan-Como a Perth, in attesa del via libera definitivo dopo il parere positivo dell’Uefa.

«È solo una partita per due campionati, ma serve una riflessione più globale – ha avvertito il presidente della Fifa –. Il tema delle gare dei campionati all’estero va regolato, perché la deregulation non aiuta nessuno. Il calcio ha una struttura chiara: partite nazionali, continentali e globali. È questa struttura che lo ha reso lo sport numero uno al mondo. Se vogliamo romperla, corriamo un grande rischio».

Per Infantino, dunque, è necessario stabilire regole comuni per evitare che il calcio diventi un mercato senza confini:

«Serve un sistema regolamentato che tenga conto degli interessi di tutti. Se invece vogliamo che tutti giochino ovunque e facciano ciò che vogliono, allora stiamo parlando di un altro sport».

Altro nodo centrale, quello del calendario internazionale, tema legato anche alle condizioni climatiche e alla disputa del prossimo Mondiale in Arabia Saudita:

«Non riguarda solo il Mondiale. È una riflessione più ampia. Anche in alcuni Paesi europei a luglio fa molto caldo: forse dobbiamo pensare quali siano davvero i mesi migliori per giocare. Giugno, ad esempio, è ideale ma poco utilizzato. Bisogna ottimizzare il calendario, mantenendo una mente aperta».